IT

Mi chiamo Michela Castiglione, ho 28 anni e sono italiana.

Perche` ho deciso di prendere parte a questo programma SVE (Servizio di volontariato all`estero)?

Perche` oggi, che una gerarchia umana non può essere più giustificata sul dato biologico della razza (razzismo), si cerca di giustificarla attraverso un altro fattore differenziale: la cultura (neo razzismo). Sembra che l’uomo non riesca a rinunciare a un comportamento di rifiuto totale di ciò che non è lui. E se sembra così reale, questa gerarchia culturale, tanto quanto lo era la razza, allora io voglio negare “questo” mondo reale, come quando cerco di negare una illusione. Così mi trovo al mio primo giorno come volontaria SVE Con l’associazione “Gipsy Eye”. Mi portano nella loro scuola, a Cozmesti un piccolo paese della regione di Iași (ex Moldavia) a nord-est della Romania. Cerco nella manina che il fratello maggiore prende alla sorellina più piccola, nei sorrisi di questi bambini, nel loro entusiasmo nel vedermi disegnare per loro, nella curiosità che mi prestano, dove si nasconde questa gerarchia culturale che ci divide in: degni e indegni, giusti e sbagliati, migliori e peggiori. E non la trovo.

 

ENG

My name is Michela Castiglione, I am 28 years old and I am Italian.

Why I decided to joint in the European volunteer service at Gipsy Eye association?

Because, today, as a human hierarchy can no longer be justified by biological reasons (racism), someone is trying to justify it through another differential factor , the culture (neo racism). It seems that man is not able to give up a behavior of total rejection of what he is not .

Even tough this cultural hierarchy seems real as well as the race seemed to be in the past, so then I want to deny the reality of “this” world. 

I’ll stand against this reality in the same way I would deny an illusion.

 Today was my first day as a volunteer for EVS programm (European volunteer service) with the ” Gipsy Eye” association. They bring me to Cozmesti’s school, which is in a small village in the region of Iaşi (formerly Moldavia) in the north – east of Romania. I was looking for that little hand with which  the older brother hold to younger sister, in the smiles of these children, in their enthusiasm they have  watched me draw for them, in the curiosity when they looked me where this cultural hierarchy dividing us into worthy and unworthy , right and wrong , better and worse is hiding. And I do not find it.